PRIMAVERA: SOLE, GIOIA E…ALLERGIA!

La Primavera è sinonimo di gioia, buonumore e freschezza eppure, al suo arrivo, in molti ci sentiamo stanchi, spossati, gonfi e rallentati. “Aprile dolce dormire” è una simpatica frase in rima che ci accompagna da generazioni e che ben rende l’idea della scarsa energia psicofisica con la quale spesso accogliamo la nuova stagione.

E se tutta questa stanchezza e questo malessere fossero legati alle allergie stagionali?

Cosa sono le allergie?

Con il termine allergia si intende un’anomala ed eccessiva reazione del sistema immunitario verso una o più sostanze, dette allergeni, presenti nell’ambiente circostante o negli alimenti. Si tratta di sostanze che di per sé sono innocue e non dannose per l’uomo, ma che se incontrano un organismo predisposto a sviluppare allergia, innescano la reazione immunitaria e la produzione di anticorpi.

Si parla, in particolare, di allergie stagionali quando gli allergeni sono rappresentati da sostanze principalmente volatili, presenti solo in determinati periodi dell’anno. Durante la primavera, l’allergia può essere scatenata dai pollini, allergeni rilasciati dalle piante in piena fioritura durante questa stagione: la betulla, le graminacee, il cipresso e l’olivo.

Quali sono i sintomi?

Tra i sintomi più frequenti rientrano quelli molto simili ad una condizione di raffreddamento, come:

  • Congestione nasale, rinorrea (elevata produzione di muco) e starnuti
  • Prurito al naso e in gola
  • Prurito agli occhi e lacrimazione
  • Tosse

Meno frequentemente possono presentarsi anche:

  • Mal di testa
  • Dolore alle orecchie
  • Riduzione del gusto e dell’olfatto
  • Occhi gonfi e occhiaie
  • Senso di pressione a livello del petto, fiato corto e respiro sibilante
  • Insonnia, stanchezza ed irritabilità

Il tipo e l’intensità dei sintomi dipende, comunque, da diversi fattori sia soggettivi che ambientali, quali:

  • Storia familiare di allergie
  • Presenza di asma o altre patologie del sistema immunitario (malattie autoimmuni, dermatite atopica…)
  • Esposizione al fumo di sigaretta durante il primo anno di vita
  • Quantità di sole, vento, pioggia: se non piove per molto tempo, l’aria si concentra di allergeni
  • Stagione di fioritura di una determinata pianta, quando rilascia grandi quantità di polline nell’aria. Questo prevalentemente avviene nelle prime ore del mattino (dalle 5 alle 10.00 circa).

Come diagnosticare un’allergia?

Esistono diversi tipi di test che permettono di rilevare una determinata allergia:

  • Prick Test: attraverso l’utilizzo di un ago viene immesso sotto cute un dato allergene; dopo circa 20 minuti si verifica l’eventuale comparsa di un ponfo rosso e caldo nella zona dell’iniezione.
  • Test di provocazione: a livello oculare, nasale o bronchiale viene applicato direttamente un allergene e si valuta la risposta dell’organismo
  • Patch Test: vengono applicati sulla pelle dei cerotti impregnati di sostanze allergeniche e si valuta la reazione cutanea
  • Ricerca nel sangue di anticorpi specifici per le allergie (IgE)

Come prevenire?

Per ridurre al minimo la sintomatologia allergica è necessario limitare il più possibile il contatto con le sostanze scatenanti. Dal momento che la maggior parte degli allergeni è presente nell’aria, il contatto con questi non potrà essere completamente evitato, ma è possibile intervenire in anticipo con l’assunzione di antistaminici di sintesi e naturali. Negli ultimi due anni, inoltre, l’utilizzo della mascherina anche all’aperto ha ridotto notevolmente la sintomatologia allergica.

Come intervenire?

Quando i sintomi dell’allergia compromettono la qualità della vita e le attività quotidiane, è necessario intervenire con rimedi sia ad uso topico (locale) che sistemico, come:

  • Antistaminici
  • Decongestionanti
  • Spray nasali a base di cortisone
  • Colliri